L’Associazione Malati di Alzheimer di Livorno (AMAL) ODV, opera per il perseguimento
dell’interesse generale in attuazione e nel rispetto dei principi di cui al DPCM 27 gennaio 1994 che
detta le linee secondo cui deve essere uniformata progressivamente, in generale, l'erogazione dei
servizi pubblici.
A tal fine, nella presente “Carta”, sono declinate le modalità, le forme e le procedure
con cui AMAL rivolge la sua attività alla Comunità.
A.M.A.L. (Associazione Malati Alzheimer Livorno)
Il nostro impegno le nostre attività.
L’Associazione si costituisce il 21 settembre 2018 per volontà di alcuni cittadini, alcuni dei
quali coinvolti, in quanto familiari, di persone affette dalla malattia di Alzheimer, nella
consapevolezza che non solo il malato, ma anche coloro che gli sono vicini fisicamente e negli affetti,
si trovano, dall’oggi al domani, a vivere un’esperienza che sconvolge la vita di tutti e che proprio per
questo necessita di luoghi e momenti di condivisione delle problematiche per trovare supporto
attraverso consigli e indicazioni non solo da parte di altri che vivono o hanno vissuto tale esperienza
ma anche e soprattutto da parte di personale/operatori specializzati.
L’idea dei fondatori era ed è stata quindi di creare un sistema che sopperisse alla mancanza di
una rete di relazioni sociali che si è spezzata per effetto e conseguenza di una malattia così particolare
e devastante che interrompendo il ricordo nelle persone care interrompe anche il ricordo ed il rapporto
di queste non solo con la realtà ma proprio con gli affetti più vicini.
Al fine di potersi rapportare con le Istituzioni e per ottemperare alle disposizioni normative e
regolamentari vigenti (regolamento comunale e Codice del Terzo Settore D.Lgs 117/2017), AMAL,
successivamente alla sua costituzione del settembre 2018, avvia la procedura di iscrizione al Registro
delle Associazioni risultando iscritta al registro comunale nella sezione Socio-Sanitario con numero
di riferimento 2951.
Nel 2021 presenta al Comune di Livorno istanza di accreditamento ai sensi del Regolamento
approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regione Toscana n.86/R del 11.08.2020 e della
Legge regione Toscana n. 82 del 28.12.2009 “Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona
del sistema sociale integrato” che disciplina l’accreditamento delle strutture residenziali e
semiresidenziali pubbliche e private, dei servizi di assistenza domiciliare e degli altri servizi alla
persona: ed è proprio nell’ambito di “altri servizi alla persona” che si colloca l’attività e la “mission”
di AMAL.
L’accreditamento viene quindi concesso con determinazione dirigenziale n. 8119 del
02/11/2021.
La sede dell’Associazione AMAL è collocata, allo stato attuale (2022), in Via Cosimo Del Fante
n.39, vicino l’angolo con Scali Bettarini, nel centro di Livorno, nell’area mercatale di Via Bontalenti,
in prossimità del Mercato Centrale.
Come è facilmente rilevare dalla lettura dei paragrafi precedenti e dalle finalità e obiettivi che
AMAL si prefigge, i destinatari principali delle attività e progetti dell’associazione sono i familiari e
quindi gli stessi cittadini affetti da Alzheimer.
Purtroppo, coloro che oltre a dover affrontare la malattia hanno minori possibilità economiche
sono anche quelli che principalmente si rivolgeranno e si rivolgono ad associazioni di volontariato
che, come la nostra possono offrire un sostegno psicologico, un conforto e momenti di socializzazione
e di condivisione delle problematiche.
La presenza di operatori specializzati, volontari, che potranno essere in funzione della
disponibilità e delle necessità psicologi, medici, personale con esperienze professionali in ambito
infermieristico e sociosanitario, consentirà tuttavia all’associazione di rivolgersi anche ai familiari di
coloro che, magari affetti da altre patologie del sistema cognitivo, ad esempio la demenza senile, si
trovano nella medesima condizione di sofferenza delle famiglie che abbiano un congiunto affetto da
Alzheimer.
Come si può leggere nello Statuto, all’articolo 2 di questo vengono delineati obiettivi e finalità
che riportiamo in estrema sintesi rimandando gli interessati al testo statutario disponibile sul nostro
sito: https://www.associazionealzheimerlivorno.it
Con l’art. 2 “Scopo, finalità e attività”, nel ribadire che AMAL non ha scopo di lucro, si
stabiliscono le finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, nei confronti di soggetti affetti da
Alzheimer e patologie affini e dei loro familiari, attraverso lo svolgimento di attività di interesse
generale di cui all’art.5 del Codice Terzo Settore (CTS), avvalendosi prevalentemente del supporto
di volontari.
Tali attività consistono nel sostegno sia persone affette dalla malattia di Alzheimer che ai loro
familiari proponendosi come punto di riferimento e aggregazione.
AMAL si propone per affiancare e supportare detti soggetti, soprattutto coloro che versano in
condizioni di disagio socio economico, ma anche anziani che troppo spesso sono in difficoltà nella
gestione dei rapporti, attraverso le nuove tecnologie informatiche, con presidi sanitari ed enti pubblici,
nella consapevolezza delle problematiche che l’insorgere di tale malattia genera non solo a coloro
che ne sono colpiti ma anche tutto il sistema di relazioni familiari, nei rapporti con gli amici, nel
lavoro e nelle normali attività quotidiane. Anche le più semplici, come andare a fare la spesa o
scendere al bar a prendere un caffè e leggere il giornale.
AMAL, prosegue l’art.2 dello Statuto, svolge quindi interventi di educazione, istruzione e
formazione ex art.5 c.1 lett. d) e i) del CTS, anche con l’organizzazione e gestione di attività culturali,
artistiche e ricreative di particolare interesse sociale, incluse attività editoriali, di promozione e
diffusione della cultura del volontariato e quindi delle attività di interesse generale per il bene
comune.
La nostra associazione può quindi esercitare, ai sensi dell’art. 6 del CTS, attività diversificate tra cui
l’organizzazione e gestione di gruppi di auto aiuto rivolte a persone affette da Alzheimer e loro
familiari.
In questo contesto le attività svolte mirano a promuovere incontri tra operatori dell’associazione e
singoli affetti da patologia anche e soprattutto con i loro familiari oltre che incontri collettivi per
socializzare esperienze, difficoltà e condividere esempi (le buone pratiche) con cui in alcuni casi tali
difficoltà vengono affrontate e superate.
La condivisione di problematiche con altri che si trovano nelle stesse condizioni crea un clima solidale
che aiuta a non sentirsi soli superando una condizione psicologica che troppe volte porta non solo il
familiare, ma anche lo stesso ammalato, a ritenere la patologia una colpa, qualcosa di cui quasi
vergognarsi.
AMAL è consapevole che un approccio alle problematiche conseguenti la manifestazione
della malattia è diversificato in funzione dello stato sociale dei soggetti che ne sono colpiti.
È ovvio che una condizione economica di fragilità, che l’emergenza Covid ha accentuato,
rischia di condurre i familiari del paziente, più che del paziente stesso, in uno stato di ansia, disagio
che può portare a stati depressivi di estrema e pericolosa sofferenza psichica.
Per questi motivi l’Associazione attiva un rapporto con le istituzioni pubbliche del sistema
sociosanitario per raggiungere e far conoscere la propria attività di sostegno a familiari e malati
soprattutto a quelle frange di cittadini in condizioni economiche più disagiate. Cittadini anche non
“colpiti” dalla malattia di Alzheimer ma da altre patologie simili, quali ad esempio la Sclerosi
Multipla e la demenza senile, nelle attività portate avanti dall’associazione nel territorio e quartieri
cittadini, possono trovare momenti di socializzazione idonei, se non a superare, almeno ad affrontare
il disagio potendo disporre di qualche strumento in più.
AMAL è attiva tramite la Consulta delle associazioni comunali per fare rete con tutte le associazioni
di volontariato operanti sul territorio e particolarmente con le associazioni che operano a supporto e
sostegno di chi si trova in difficoltà, non solo a causa di patologie.
AMAL è consapevole che raggiungere gli obiettivi e conseguire le finalità che ispirarono i soci
fondatori e non sarà impresa semplice, soprattutto se credessimo e avessimo la presunzione di
riuscirci da soli.
È per questa ragione che, come abbiamo detto nei paragrafi precedenti, abbiamo da subito ritenuto
necessario creare un rapporto di collaborazione con le Istituzioni pubbliche attraverso l’iscrizione al
registro delle associazioni, richiedendo ed ottenendo l’accreditamento ai sensi della normativa
regionale, proponendo un patto di collaborazione ai sensi del Regolamento comunale
sull’Amministrazione condivisa dei beni comuni che fu approvato ad ottobre del 2017 e poi
modificato e integrato con delibera di Consiglio Comunale n. 64 del 2019. E riteniamo che anche
l’adesione alla Consulta comunale delle associazioni sia un atto indispensabile per “fare rete” con
tutte le associazioni di volontariato che operano sul territorio affinché si creino le condizioni per le
quali il capitale sociale ed il civismo, che da sempre caratterizzano il territorio regionale e quello
comunale in particolare, possano trovare espressione in azioni sinergiche e congiunte nella
consapevolezza che nessuno da solo può farcela.
Il Progetto “Alzheimer Caffè”. Ovvero, l’Alzheimer: parliamone insieme. Avviato da AMAL
inizialmente presso “La Bottega del Caffè” in viale Caprera, rappresenta l’attività vera e propria con
cui l’associazione attua i principi del proprio Statuto a sostegno dei familiari di coloro che sono affetti
dalla malattia. Come si legge nella locandina informativa e come già delineato nei paragrafi
precedenti “Caffè Alzheimer” è una proposta “Per prendersi cura in prima persona dei nostri cari con
disturbi cognitivi e permettere loro di svolgere attività stimolanti.” Un luogo “Per trovare qualcun
che ti aiuti a capire qualcosa di più sui tuoi problemi e aiutarti ad affrontarli”.
E quindi, si legge nella proposta promozionale/informativa, un’occasione per “Stare insieme
condividere la propria storia, le proprie emozioni, davanti ad una tazza di caffè. Organizzare e
svolgere insieme attività a carattere ludico-creative. Contribuire alla stimolazione del ricordo.
Riteniamo non tanto opportuno ma necessario, evidenziare che Caffè Alzheimer rientra nei
Percorsi di assistenza, supporto alla persona e alla sua famiglia indicati dalla Regione Toscana sul
proprio sito istituzionale: https://www.regione.toscana.it/-/demenze-e-alzheimer sul quale, tra le altre cose si può leggere quanto segue nella sezione “Servizi e Opportunità”:
“Attraverso il percorso diagnostico terapeutico assistenziale dedicato, le persone con demenza e le
loro famiglie hanno accesso a opportunità e servizi nel proprio territorio.”
E tra questi il progetto portato avanti dalla nostra associazione:
“I Musei Toscani per l’ Alzheimer -si legge ancora- e i Caffè e Atelier Alzheimer rappresentano
contesti amichevoli e inclusivi dove le persone con demenza e i loro caregiver possono trovare
risposte su varie problematiche con l’aiuto di professionisti e volontari, compresa la possibilità di
usufruire di interventi di stimolazione cognitiva e/o terapia occupazionale.”
AMAL, consapevole della rilevanza del progetto oltre che della complessità di questo tenuto conto
della molteplicità di competenze che sono necessarie per affrontare le difficoltà soprattutto relazionali
(poiché le problematiche correlate alla patologia rientrano, ovviamente, nella competenza del
personale e delle strutture del sistema sanitario), ha cercato di coinvolgere operatori con un profilo
professionale adeguato e soprattutto dotati di “umanità e passione”.
AMAL garantisce e persegue nei confronti dei familiari delle persone affette da Alzheimer
Accoglienza
Riservatezza e garanzia della privacy di tutte le persone coinvolte
Interesse e considerazione degli aspetti socioeconomici del contesto familiare
Competenza e disponibilità di volontari e operatori
Garanzia del diritto dei familiari ad essere informati su ogni attività o modifica del
progetto
Ascolto e partecipazione attraverso il loro coinvolgimento nelle decisioni afferenti
alle attività
Nei confronti degli operatori e dei volontari
Competenza e impegno degli organi direttivi dell’associazione
Continuità e adeguamento del progetto
Flessibilità delle modalità di svolgimento delle attività
Impegno nel rispondere alle esigenze di formazione e aggiornamento
Sicurezza e igiene nel luogo di svolgimento delle attività di volontariato
Trasparenza delle decisioni assunte dagli organismi direttivi
Nei confronti della/e struttura/e presso cui si svolgono le attività del progetto
Adeguatezza dei locali in relazione alle esigenze progettuali
Disponibilità e adeguamento del materiale necessario alla migliore realizzazione del
progetto
La qualità del progetto e del servizio offerto non potrà prescindere dalla tutela degli utenti, familiari
e le stesse persone affette da Alzheimer. Tenuto conto della tipologia del servizio, consistente non
certo nella erogazione di terapie, poiché di competenza delle strutture del sistema sanitario, quanto in
attività di ascolto e di socializzazione, la tutela di coloro che si rivolgono ad AMAL passa attraverso
il rispetto dello stato di sofferenza, quasi di colpa dei parenti e degli stessi malati. Una sofferenza che
sarebbe ulteriormente aggravata laddove ci fosse una diffusione verso l’esterno di tale condizione di
disagio. Ne consegue che la tutela di coloro verso cui è rivolto il servizio dell’associazione passa
anche attraverso la tutela dei dati personali, in quanto sensibili, e quindi tutelando il diritto alla
riservatezza e poi il diritto “all’oblio”.
I dati personali, essendo connessi alla particolare condizione patologica, si caratterizzano come “dati
sensibili” per i quali AMAL garantisce la massima riservatezza evitando forme di “trattamento” che
potrebbero essere violate da soggetti estranei al progetto.
Verrà quindi tenuto un archivio di dati con i nomi ed i recapiti, ove e se messi a disposizione dagli
interessati, per consentire comunicazioni e informazioni sul servizio, in particolare orari, giorni,
attività e iniziative.
All’atto del rilascio dei propri dati personali, limitatamente ai dati anagrafici, recapiti telefonici,
indirizzi di posta elettronica, l’interessato è informato e ne è acquisito il consenso relativamente al
trattamento dei dati stessi, in base a quanto prescritto dal D.lgs. 196 del 30 giugno 2003 art. 13.
Ad ogni operatore e volontario è fatto divieto di comunicare a soggetti estranei al progetto i dati delle
persone che si rivolgono ad AMAL rispondendone personalmente, in sede civile e penale di eventuali
violazioni di tale divieto.
I dati personali trattati sono conservati per il periodo strettamente necessario e per la durata del
servizio offerto e richiesto al termine del quale, ovvero in ogni momento in cui l’interessato decida
di o comunichi di non essere più interessato alle attività dell’associazione, i dati sono immediatamente
distrutti (diritto all’oblio).
AMAL, nella gestione delle attività e del progetto, oltre a tendere al raggiungimento degli obiettivi e
delle finalità, si prefigge di operare secondo standard di qualità e, per tale fine, si ritiene che sia
indispensabile la verifica del servizio offerto.
Il ruolo di tutti i soggetti coinvolti: familiari, soci, operatori è dunque indispensabile e fondamentale
nel proporre miglioramenti, segnalare disservizi, problematiche o semplici criticità, sporgendo
reclami e\o lamentele proponendo soluzioni così da contribuire a correggere e modificare ciò che
appare non essere funzionale al servizio o non rispondere ai principi statutari.
Le modalità di presentazione di suggerimenti, proposte o reclami sono molteplici per consentire a
tutti di contribuire nell’ambito di un contesto partecipativo al miglioramento del servizio.
A tal fine AMAL mette a disposizione dei moduli, allegati alla presente Carta, per:
“Segnalazioni”;
“Presentazione di reclami”;
“Valutazione della qualità del servizio”.
Moduli che potranno essere inviati o consegnati con qualunque modalità: a mano durante gli incontri
o nel corso delle attività; inviate per posta alla sede dell’associazione nel caso l’interessato volesse
mantenere l’anonimato; per e-mail.
Scarica il Modulo per segnalazioni e suggerimenti, il Modulo per la presentazione di reclami ed il Modulo di valutazione della qualità e gradimento del servizio offerto SCARICA GLI ALLEGATI